Il topinambur (Helianthus tuberosus), detto anche tartufo di canna, carciofo di Gerusalemme o patata del Canada, è una pianta appartenente alla grande famiglia delle compositae ed è spesso confusa col Girasole. I suoi fiori sono infatti di un giallo caldo acceso, ma più piccoli.
I topinambur che noi coltiviamo e che si consumano sono quindi i tuberi radicali, nodosi, con buccia rossastra, polpa bianca e di sapore simile al carciofo.
Esitono due diverse varietà di topinambur: quella bordeaux maggiormente diffusa, presente sul mercato da ottobre ad aprile circa e quella bianca precoce, presente sul mercato prima dell'altra, quindi da fine agosto.
La pianta del topinambur è una pianta perenne, il cui organo di sopravvivenza è un tubero. I suoi lunghi, robusti ed eretti steli possono raggiungere un'estensione che va dagli 80 ai 150 cm. La fioritura è molto caratteristica e avviene a fine estate, con la comparsa di molti fiori giallo oro. I capolini di colore giallo acceso hanno un diametro che raggiunge i 9 cm. Terminata la fioritura la pianta si secca, ma in primavera dai tuberi nasceranno i nuovi getti.
Le foglie hanno forme diverse mano a mano che ci si sposta dalla radice alla punta: gli inferiori infatti sono cuoriformi, le superiori ovate, acuminate e seghettate.
I fiori si trovano sulla cima e come già detto sono gialli. Il topinambur è una pianta erbacea, perenne, che resiste molto bene al freddo. Alcune varietà sono selvatiche ed infestanti, si possono vedere ai bordi delle strade e vicino a rigoli d’acqua. Originaria dell’America settentrionale, è diffusamente coltivata anche in Europa a scopo ornamentale e alimentare.
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Il topinambur è costituito principalmente da: